Il team legale Consulcesi, da anni al fianco dei medici e degli operatori socio-sanitari per chi vuole far ricorso test professioni sanitarie 2020, oltre che punto di riferimento per il settore soprattutto nel comparto della formazione, ha segnalato numerose criticità, rilevate nel corso dei test di ammissione alla facoltà di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria in tutta Italia. A tal proposito, il pool ha affermato: “A Milano plichi aperti e sorteggi sospetti. A Napoli risposte modificate durante la consegna del compito e a tempo scaduto. E ancora: smartphone in aula, domande simili tra i test di Medicina e quelli di Veterinaria del giorno prima. Senza contare il mancato rispetto delle norme anti-Covid”. Il team legale Consulcesi – che da sempre supporta questi professionisti anche nell’ambito del rimborso medici specializzandi – è stato presente nelle diverse città, sede dei test di ammissione. Decine di consulenti del pool Consulcesi sono stati inviati presso le università di Roma, Napoli, Milano, Firenze, Palermo, Padova, Bari, Torino, Ferrara, Pavia e Pisa. Trovandosi direttamente sul posto, i consulenti hanno intercettato direttamente i candidati, chiedendo ai protagonisti l’eventuale presenza di irregolarità o stranezze nel corso delle prove.
Massimo Tortorella, presidente del team Consulcesi, ha affermato: “Abbiamo raccolto a Milano e in vari atenei segnalazioni di apertura delle buste del test prima delle ore 12 con sorteggi sospetti; domande simili al test di Veterinaria del giorno prima; device trovati negli zaini degli esaminandi. E poi abbiamo saputo anche di persone positive al Covid-19 o in quarantena escluse dal test, a cui non è stata proposta una data alternativa”. A tal proposito, il team Consulcesi ha messo a disposizione un portale web dedicato alle segnalazioni e alle denunce da parte degli studenti. Così, presso il sito www.numerochiuso.info, sui canali social e ai consulenti presenti fisicamente in diverse Università in giro per l’Italia, sono già giunte migliaia di segnalazioni da parte degli studenti. Inoltre, il team legale Consulcesi ha affermato: “Il caso più eclatante è alla Statale di Milano, in cui Francesco (nome di fantasia) riferisce la presenza di plichi già aperti e di un sorteggio sospetto tra gli studenti per andare a recuperare i nuovi test. La commissione avrebbe annunciato prima del sorteggio un nome di una candidata e poi, guarda caso, sarebbe stato sorteggiato proprio quel nome… Inoltre, racconta Francesco, il tempo di recupero dei nuovi plichi è stato di ben oltre venti minuti, forse il tempo di consegnare eventuali risposte”. Le cose non sono andate meglio a Napoli dove, sempre Consulcesi, ha affermato: “Alla Federico II di Napoli sono state segnalate risposte modificate durante la consegna del compito ed a tempo scaduto”, mentre, ha aggiunti ancora il pool Consulcesi “studenti da tutta Italia hanno fanno notare che le domande erano molto simili a quelle del test di veterinaria del giorno prima. Altre segnalazioni sono relative alle regole anti-Covid che non sarebbero state eseguite in maniera corretta”. I reclami evidenziati da Consulcesi hanno fatto riferimento non solo alle modalità di svolgimento, ma anche ai contenuti dei quesiti. I consulenti del network Consulcesi hanno sottolineato: “Sono state segnalate domande di cultura generale e logica formulate con l’intento di escludere quanti più aspiranti medici in quella che ogni anno diventa sempre di più una battaglia all’ultimo sangue in cui i più furbi spesso prevalgono sui più preparati”.
Massimo Tortorella, presidente del team legale Consulcesi, ha rincarato la dose, aggiungendo: “C’era da aspettarselo. Come ogni anno, test di Medicina e irregolarità sono quasi sinonimi, ma quest’anno le novità introdotte e la difficoltà del test hanno generato tante e gravi irregolarità. È da tempo che sosteniamo che, anche a fronte dell’aumento dei posti disponibili previsto per quest’anno, parliamo ancora di numeri troppo esigui per garantire al nostro Paese un Servizio sanitario nazionale di livello, senza carenze di personale e con medici preparati”. Pertanto, Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, ha evidenziato come “il problema sta alla base: è il sistema ad essere sbagliato e negli anni ha dimostrato gravi lacune, confermando la sua inadeguatezza nel selezionare i medici del domani. A conti fatti, a decidere ogni anno chi deve entrare nelle Facoltà di Medicina sono i ricorsi, non il numero chiuso”.