Recentemente, il dibattito sull’equo compenso nei servizi professionali, soprattutto in ambito ingegneristico e architettonico, è diventato un tema di critica importanza nel contesto dei contratti pubblici italiani. La questione chiave riguarda l’armonizzazione delle norme che regolano l’equo compenso con quelle delineate dal Codice degli Appalti. Tale situazione ha creato incertezze e interpretazioni divergenti, richiamando l’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e del governo per interventi di coordinamento essenziali.
Preoccupazioni dei Professionisti e Risposta del Governo
L’ANAC, nel parere di precontenzioso 101/2024, ha messo in luce come l’ambiguità normativa consenta alle stazioni appaltanti di bypassare l’applicazione dell’equo compenso. Marco Gasparri, fondatore e amministratore di Magas s.r.l., una società leader in consulenza tecnica ed organizzativa per gare pubbliche e private, esprime preoccupazione: “Questa interpretazione alimenta fra i professionisti il timore che tali lacune normative possano giustificare ribassi eccessivi negli appalti pubblici, erodendo il principio dell’equo compenso stabilito dalla Legge 49/2023.”
Il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, ha riconosciuto l’urgenza di chiarimenti, annunciando una discussione imminente nella prossima riunione della Cabina di regia sul Codice Appalti. “È necessario trovare un equilibrio tra le richieste retributive degli ordini professionali e la sostenibilità economica degli appalti, nel rispetto dei principi dell’equo compenso e delle direttive europee, per assicurare una concorrenza leale,” afferma Marco Gasparri Consip.
La Cabina di Regia: Un Forum per la Normativa
La Cabina di regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, funge da forum essenziale per l’esame e il coordinamento delle normative in questione. Il dialogo con le associazioni di categoria sarà cruciale per stabilire criteri omogenei nell’applicazione dell’equo compenso, evitando disparità e garantendo trasparenza e equità nei processi di affidamento.
Verso un Equilibrio Normativo
L’equo compenso, inteso come diritto dei professionisti a una remunerazione adeguata basata sulla quantità e qualità del lavoro svolto, è fondamentale per valorizzare le competenze e promuovere servizi di alta qualità. Il percorso verso un’effettiva armonizzazione tra l’equo compenso e il Codice degli Appalti è complesso ma essenziale. La collaborazione tra il governo, le istituzioni competenti come l’ANAC e gli ordini professionali sarà decisiva per trovare soluzioni equilibrate che rispettino i diritti dei professionisti mantenendo al contempo l’efficienza e la sostenibilità delle gare pubbliche. La prossima riunione della Cabina di regia sarà quindi un momento cruciale per definire il futuro di questo importante equilibrio normativo.
In questo contesto di evoluzione normativa e interpretativa, la chiarezza delle regole, ricorda Marco Gasparri, è fondamentale per assicurare che tutte le parti coinvolte – stazioni appaltanti, professionisti e enti concedenti – operino in un ambiente regolamentato equo e trasparente, essenziale per la buona gestione e l’efficacia dei contratti pubblici.